Si è concluso il 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, il primo del biennio con la direzione artistica Ermanna Montanari e Marco Martinelli dedicato al "Coro": un mese di intensa programmazione, con spettacoli ed incontri proposti dal 20 settembre al 20 ottobre, anticipato dal maestoso prologo del concerto di Meredith Monk, il 1° maggio.
Il programma si è articolato in 10 spettacoli (per un totale di 14 repliche) di cui 3 prime assolute, 1 prima nazionale, 1 prima regionale, 3 chiamate pubbliche e 7 incontri di approfondimento a Palazzo Cordellina; ha visto in scena 213 artisti e 106 sono stati i partecipanti alle chiamate pubbliche (Festa Silenzio in Basilica Palladiana e Purgatorio dei Poeti al Teatro Astra).
In media ad ognuna delle 14 repliche al Teatro Olimpico di Vicenza hanno assistito circa 330 per un totale di quasi 4.600.
Il pubblico di spettatori under 30 ha rappresentato circa il 15% del totale e il 50% dei presenti a teatro aveva un’età al di sotto dei 50 anni; circa 250 sono stati gli studenti di istituti secondari di secondo grado di Vicenza, Schio, Possagno e Treviso, accompagnati a teatro dai loro insegnanti; sul totale degli spettatori, l’80% proviene da Vicenza e provincia. l 65% degli spettatori acquista online.
Numerose le testate nazionali, oltre a quelle locali, che hanno annunciato il ciclo e recensito gli spettacoli. Tra quelle nazionali si segnalano Corriere della Sera, Repubblica con Il Venerdì, Il Sole 24 ore con La Domenica, Avvenire, Manifesto, Espresso e Il Foglio.
«Ermanna Montanari e Marco Martinelli sono riusciti a costruire una prima edizione dirompente e di altissimo livello, regalando ricordi indelebili nella memoria di chi era in sala - commenta l'assessore alla cultura, al turismo e all'attrattività della città Ilaria Fantin -. Hanno coinvolto la città in un coro di cui sentiamo ancora il riverbero, portando il nome di Vicenza molto lontano. E per questo ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo Ciclo. Un lavoro entusiasmante, corale, costruito nella direzione del pubblico, con un respiro internazionale, inedito e travolgente. Un'edizione che ha visto un'eccellente qualità degli spettacoli, in quello che di fatto è stato un quasi tutto esaurito».
Il Teatro Olimpico ha ospitato anche lo spettacolo Pluto - God of Gold di Marco Martinelli interpretato dai giovani attori di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e di Vicenza in prima regionale venerdì 11 ottobre. L'iniziativa rientra nel progetto teatrale "Sogno di volare" curato dal Parco Archeologico di Pompei con l'obiettivo di coinvolgere la comunità locale nella vita culturale del sito UNESCO. Infatti circa trecento ragazzi e bambini dell’area vesuviana, dove è ancora sentito il rischio di dispersione scolastica, disoccupazione ed emigrazione giovanile, hanno partecipato come attori, musicisti e sceneggiatori ad alcuni spettacoli. Nei mesi scorsi la star internazionale Madonna in visita all'area archeologica ha incontrato alcuni dei giovani protagonisti e ha deciso di finanziare il progetto.
Il messaggio forte emerso nel ciclo è il valore degli spettacoli portati in scena e il loro linguaggio universale, con i miti arcaici a scuotere coscienze e sensibilità degli uomini e il respiro internazionale del festival, oltre che nelle straordinarie produzioni Duet Behavior di Meredith Monk & John Hollenbeck e Oresteia di Theodoros Terzopoulos acclamate a Vicenza, risuona nei prestigiosi premi attribuiti al nuovo spettacolo di Alessandro Serra Tragùdia che al Teatro Olimpico è stato presentato in prima assoluta, in versione site-specific. Durante il recente 64° Festival Internazionale del Teatro MESS di Sarajevo ha ricevuto i premi Golden Laurel Wreath come miglior spettacolo (Tragùdia), miglior regista (Alessandro Serra), migliore attrice (Chiara Michelini) e il Premio Radio Sarajevo “Sound of MESS” per le musiche. Il canto e il testo antico come canale di connessione con una dimensione più alta e collettiva del sapere continuano a risuonare oltre la scena di Edipo, oltre il teatro di Palladio.
Il “coro”, inteso come radice fondante del teatro, è stata l’immagine-guida che ha segnato la nuova edizione del Ciclo di Spettacoli Classici e corale è stato il progetto che ha portato alla sua realizzazione in tempi davvero molto ristretti (a metà febbraio è stata annunciata la nomina dei nuovi direttori artistici).
La nuova edizione ha portato l’idea di teatro dei due direttori artistici, Ermanna Montanari e Marco Martinelli, personalità di primissimo piano della creazione contemporanea, coppia di arte e di vita, fondatori del Teatro delle Albe e di Ravenna Teatro, a superare i confini della scena del Teatro Olimpico e abitare i luoghi della città, come la Basilica Palladiana, il Teatro Astra e la Biblioteca Bertoliana, coinvolgendo cittadini e artisti di varie generazioni, anche attraverso le gioiose chiamate pubbliche nei teatri e moltiplicando il dibattito e la discussione sul teatro, la critica teatrale e l’arte scenica durante i numerosi incontri (Parlamenti d’Autunno e Illusioni Perdute?).
Ad amplificare questa dimensione diffusa del festival, un’eccellenza culturale che non ha mai smesso di interrogarsi sul ruolo dei classici nella contemporaneità, ha contribuito una moltitudine di voci di artisti internazionali di prima grandezza, un “coro” che ha costruito un’edizione dei Classici vibrante e unica per il suo messaggio. Il programma partecipato è diventato “specchio disvelante della polis, uno stretto intarsio tra parola, musica e danza che, dall’Atene del V secolo, non ha mai smesso di rivelarsi fino all’umanità del XXI secolo, per moltiplicarsi nel nodo cruciale vita-scena”, coinvolgendo il pubblico in una dimensione di spettacolo molto intensa, come hanno dimostrato le numerose standing ovation tributate ai creatori e agli interpreti.
I nomi degli artisti sono quelli di Meredith Monk, Theodoros Terzopoulos, Alessandro Serra, Evelina Rosselli, Serena Sinigaglia, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Giomi, Daniela Pes, Mariangela Gualtieri, Abdullah Miniawy, Ndox Electrique, R.Y.F., Serena Abrami e Enrico Vitali, e, naturalmente, Ermanna Montanari e Marco Martinelli.
Il Ciclo dei Classici edizione 2024 è stato promosso dal Comune di Vicenza con l’Accademia Olimpica, la Biblioteca Civica Bertoliana e la Regione del Veneto, realizzato con il coordinamento artistico de La Piccionaia Centro di produzione teatrale, il coordinamento generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e con la Media partnership di Rai Radio3.
Per quanto riguarda le produzioni il Ciclo dei Classici si è avvalso delle collaborazioni con il National Theatre of Greece, Sardegna Teatro, Teatro Bellini, Emilia Romagna Teatro ERT-Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due Parma, Compagnia Teatro Persona, I Teatri di Reggio Emilia, produzione PAV, AMAT, Comune di Pesaro, Gruppo Uror, Parco Archeologico di Pompei, Ravenna Festival, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale, Tempo Reale, ampliando significativamente la rete teatrale di riferimento.