Vestibolo e Odeo
Lungo il fianco settentrionale del teatro si dispongono i due ambienti del vestibolo e dell'odeo, destinati a funzioni di ricevimento e di rappresentanza dell'Accademia, che contribuiscono a sottolineare l'aspetto monumentale e solenne dell'Olimpico. Si deve a Pompeo Trissino il merito della decorazione del primo e dell'edificazione del secondo, tra il 1596 e il 1608. Il vestibolo, comunicante con l'esterno tramite il portale su Stradella del Teatro, ingresso storico del complesso, è decorato nella parte superiore da un fregio a riquadri monocromi raffiguranti «le azioni più nobili dell'Accademia», realizzati nel 1596 da Alessandro Maganza. L'adiacente sala dell'odeo fu realizzata da Vincenzo Scamozzi nel 1608. Gli affreschi parietali, costituiti da figure a monocromo in terrena gialla, risalgono al 1647-1648 e sono attribuiti al pittore Francesco Maffei (1605-1660), e rappresentano, nella zona inferiore, divinità olimpiche entro nicchie, identificate con personificazioni dei pianeti e, nella fascia superiore, alternate agli spazi per le targhe commemorative, raffigurazioni allegoriche dei mesi e dei corrispondenti segni dello Zodiaco.
Testi liberamente tratti da: AA.VV., La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto, Ufficio Unesco del Comune di Vicenza, 2009.